Le difficoltà generate dalla crisi in Ucraina hanno portato il Governo a intervenire, attraverso SIMEST, per sostenere le imprese italiane esportatrici nei paesi coinvolti dal conflitto (Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia).
DOTAZIONE
Euro 700 milioni
ANNI DI VALIDITÀ
2022
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Chi ne può beneficiare
L’aiuto interessa PMI e Mid Cap costituite in forma di società di capitali, aventi sede legale in Italia che nel triennio 2019-2021 hanno realizzato almeno il 20% di export in Russia, Ucraina e Bielorussia.
Entro il 31 dicembre 2023, le Imprese dovranno attestare in relazione all’esercizio 2022 un calo di fatturato estero a livello aggregato verso l’Ucraina e/o la Federazione russa e/o la Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel triennio precedente.
Quali sono le spese ammissibili
Sono ritenute ammissibili tutte le spese per:
- acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti o tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;
- la realizzazione di una nuova struttura commerciale, anche temporanea, o per il potenziamento di una struttura esistente in un Paese estero alternativo a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia. Per struttura commerciale si intende: un ufficio, un negozio, un corner, uno showroom. È considerata ammissibile la struttura affittata/acquistata/potenziata nel Periodo di Realizzazione;
- consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;
- promozioni e per eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;
- certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, in mercati esteri individuati alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia;
- la consulenza finalizzata alla presentazione della Domanda di Intervento Agevolativo, per un valore corrispondente fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.
Ai fini dell’ammissibilità dell’intervento, le spese ammissibili:
- devono essere sostenute a partire dalla data di ricezione dell’Esito della domanda, contenente l’indicazione del CUP assegnato, ed entro il secondo esercizio intero successivo dalla Data di Erogazione;
- si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il Conto Corrente Dedicato;
- devono essere effettuate indicando all’interno della causale di ogni pagamento/movimentazione.
Cosa prevede l’agevolazione
Si tratta di un finanziamento a tasso zero fino al 100% delle spese ammesse con una eventuale quota a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis Framework, fino al 40% nei limiti di euro 400.000.
L’importo massimo dell’Intervento a favore dell’Impresa può arrivare ad un massimo di euro 1.500.000,00 in funzione della classe di scoring e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’Impresa Richiedente.
La durata del finanziamento è di 6 anni, di cui 2 di preammortamento (per soli interessi) e 4 di rimborso del capitale e degli interessi.
La garanzia sul finanziamento, quando richiesta, può essere concessa tramite:
- garanzia autonoma a prima richiesta rilasciata da banca, o intermediario finanziario affidato da SIMEST;
- pegno su saldo di conto corrente;
- altre tipologie di garanzie.
Come e quando presentare la domanda
Dalle ore 9.00 del 12 luglio 2022 fino alle ore 18.00 del 31 ottobre 2022, a meno che lo sportello non chiuda in anticipo causa esaurimento risorse, sarà possibile compilare e presentare la domanda di finanziamento.
L’erogazione del suddetto è in una sola tranche pari al 100% dell’importo complessivo ed entro 30 giorni dalla data di adempimento delle condizioni sospensive per l’erogazione stessa.
Le agevolazioni sono concesse alle imprese beneficiarie in Regime De Minimis per la parte relativa al finanziamento, mentre la quota a fondo perduto rientra nell’ambito del Temporary Crisis Framework.